sabato 1 settembre 2012

Traccia: Chètati!

A. Beardsley - Le morte
"Il suo viso scavato dava l'idea di essere un terreno inaridito dalla lunga siccità..." - qualcuno aveva detto - "... la sua voce anche".
Così ci si immaginava fosse la Strega Dello Scolmatore.
Nessuno però aveva il coraggio di ammettere di averla mai vista.
Soleva urlare contro i cani che accudiva con eccessivo amore e che teneva chiusi strettistretti; quei cani che guaivano e abbaiavano ogni qualvolta nei paraggi curiosava un forestiero.
"Chètati!", urlava.
E non si capiva se lo diceva ai cani o al forestiero.
Quella voce arruginita gracchiava all'improvviso, e all'improvviso il cuore di chiunque fosse lì intorno rimbalzava tra gola e petto come una palla magica.
Poi, il silenzio.
In quella circostanza chiunque rimaneva paralizzato, qualcuno scappava, qualcuno si orinava nei pantaloni dalla paura.
Gli alberi intorno alla sua casa erano secchi come le sue corde vocali e c'è chi dice che, prima di essere quello che era diventata, fosse bella come un angelo sceso dal cielo. C'è chi dice anche che i cani che accudisce non siano altro che gli uomini della sua vita. Sembra che li abbia trasformati in amici fedeli, per dar loro una lezione per la loro infedeltà.
E forse le sue grida non sono altro che lamenti di dolore...

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