Ma che cos'è la floriterapia? E come funziona?
Io amo dire ai miei allievi che la floriterapia è come una carezza data al
momento giusto e dalla persona giusta.
Passare dall'esperienza di
assunzione dei fiori è come prendere consapevolezza della propria forza
attraverso quella carezza di cui proprio non possiamo fare a meno...
Bach (medico immunologo) questo lo sapeva molto bene perché interpretò, non solo la fisicità
del fiore e di tutta la pianta, ma anche l'adattamento all'ambiente
circostante della stessa pianta.
Sfruttò il principio di risonanza
probabilmente senza averlo ben chiaro in testa: principio per il quale
si crede sia possibile sentire, percepire, se una cosa è buona o cattiva
per noi, utile o inutile.
Il nostro sistema vibrazionale si basa sul principio di risonanza: io vibro e sento ciò che accade intorno a me, come una musica, un
colore, una canzone, la vista di un bellissimo paesaggio, un amico o il
grande amore della nostra vita.
Così il fiore, attraverso la sua
energia, ci rilascia il suo concetto di sopravvivenza.
Ad esempio, c'è un piccolissimo fiore giallo che vive sul greto di un torrente in
alta montagna, si chiama "Mimolo giallo", catalogato da Bach come fiore della paura fobica.

Le contraddizioni di questo dolcissimo sistema vibrazionale sono molte,
non per ultima la stessa acqua che viene utilizzata come canale per memorizzare
l'energia del fiore e quindi la sua qualità positiva. Ma lascerò ad altri fare ulteriori considerazioni sull'argomento.
Mi limito a sostenere ciò che ho scoperto in tanti anni di studio, assumendo ogni singolo fiore e osservando le persone che li hanno assunti.
La floriterapia è un sistema semplice e assolutamente innocuo, così
tanto innocuo che è molto facile sbagliare il rimedio proprio perché
lavora su piani energetici molto sottili e influenzabili. Ed è una
grande presunzione asserire l'assenza di errori.
Affidarsi a questo
rimedio significa confidare a noi stessi di avere una parte oscura e
guardarla negli occhi, aspettando che il meglio di noi si dimostri
nuovamente concedendoci finalmente la pace.
Il fiore semplicemente ci insegna la sua qualità migliore. Ecco perché
l'apprendimento rende inutile il dolore. La floriterapia non ha la pretesa di guarire, ma di riequilibrare le
nostre emozioni e portarci verso la guarigione.
La floriterapia può essere una
compagna di viaggio in tutte quelle terapie devastanti che debilitano
l'organismo, riorganizzando il nostro sistema di difesa attraverso la
riappropriazione della fiducia in ciò che stiamo assumendo, che sia
un farmaco sintetico o un rimedio naturale.
La floriterapia riporta alla ragione e alla capacità di guardare meglio
ciò che ci sta di fronte.
Se avessi dato una spiegazione troppo didascalica credo che non sarei
riuscita a passarvi quanto amore c'è dietro la natura di un fiore e
quanta fiducia e pazienza c'è stata in un uomo che ha voluto fare di
questa scoperta la missione della sua vita.
Bach era malato, nel 1917 gli fu
diagnosticato un male che l'avrebbe portato alla morte in pochi mesi.
Ostinato e cocciuto volle andare avanti nella sua ricerca al punto che
decise di morire solo a missione compiuta.
Morì 19 anni dopo, quando ormai i 38 rimedi erano diventati una oggettiva
realtà.
IrmaT
3 commenti:
è talmente bello il modo in cui ne parli che non posso non provare tanta curiosità in merito ai fiori di Bach....e poi in questo momento credo che potrei davvero tanto averne bisogno... :)un bacio!
a tua disposizione... <3
Hai scritto un articolo molto interessante in maniera lieve e piena di passione. Ho utilizzato e all'occasione utilizzo qualche fiore, ho il libro con tutti i fiori e relative proprietà, ma trovo un po' difficile l'autodiagnosi! credo che con te riuscirò ad approfondire un po'!
un abbraccio
Silva
p.s. per me che sono un po' accecata è risultato difficile leggere su fondo rosso :-(
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