Aveva promesso che non l'avrebbe
tradito mai, per nessuna ragione al mondo...
"Ho promesso che avrei aspettato tutta
la vita per trovare il modo per dirti grazie per
tutto quello che hai fatto per me."
Aveva promesso che avrebbe aspettato
tutta la vita per trovare il modo per dirgli
grazie per quello che aveva fatto per lei...
Mancano due giorni: quarantotto ore,
duemilaottocentottanta minuti.
Cura nel dettaglio ogni particolare, la
sposa. Sembra di vederla, con quelle sue dita sottili arrotolare i
cartigli di beneficenza, sigillare il confetto augurale ed infine
legare il nastrino verde speranza: dono agli ospiti per le sue nozze.
Tutto è incredibilmente intonato. La
veletta fa sfoggio delle mosche sparse qua e là, ricucite una ad una
che si possono anche slegare. Un bellissimo tacco dodici di raso
anch'esso pronto per essere calzato. Due fedi luccicanti pendono già
da una meringa di raso confezionata con dovizia.
Il vestito arriverà ventiquattro ore
prima.
La sua stanza di signorina è tutta la
sua storia fuori dai cassetti: pronta per il grande e prossimo trasloco che, ti assicura, non sarà fatto in tempi brevi, come a garantire ancora il legame con la sede
dei suoi pianti, dei suoi incontri, dei suoi segreti.
C'è profumo di lacca, di unguento, di
dolce, di caffè con le amiche che si avvicendano per visitare la
sposa. Ci sono fratelli nervosi, eccitati, attenti, scrupolosi. C'è
una madre che alterna occhi solo per lei, a sguardi solo per loro:
i figli maschi, i veri padroni di casa. Perché una madre sola affida
sempre ai suoi figli maschi questo ruolo.
Sei li, avvolta dalla sensazione che
qualcosa stia per accadere. Sai cos'è, ma si muove così lentamente
che è quasi impercettibile. Attimi fatti di interruzione di
respiro.
Se chiedi ad una sposa come sta
duemilaottocentoottanta minuti prima del fatidico si, lei ti risponde
prima con il occhi, che si aprono come fiori che sbocciano al
mattino, poi con le mani che si toccano nervosamente, massaggiandosi
una ad una le unghie appena laccate e poi con il cuore che ti sembra
di sentir battere come se fosse li, fuori da lei e dentro di te.
Alla fine non ti risponde. Non ne è capace. Non si sente che un debole sospiro, dopo istanti in cui l'aria è rimasta bloccata a metà tra il cuore e la bocca, nella gola strozzata dall'emozione.
Alla fine non ti risponde. Non ne è capace. Non si sente che un debole sospiro, dopo istanti in cui l'aria è rimasta bloccata a metà tra il cuore e la bocca, nella gola strozzata dall'emozione.
E poi c'è lui.
Una presenza costante. In ogni istante
in cui tutto questo è stato preparato, quasi per un un ultimo addio
o ancora un saluto per quel “grazie di esserci” e “grazie per
esserci stato”.
La sposa si oppone con forza con chiunque non sia d'accordo con lei. Nessuno
potrà accompagnarla sul sagrato e varcare la soglia della chiesa, se
non lui. Lui che l'ha accolta piccina, lui che
l'ha nutrita e lavata come la sua bambolina, lui che non ha fatto in
tempo per dirle “quanto sei bella bambina mia vestita da sposa”...
Difende con forza la sua promessa.
“Accanto a me ci sarà solo mio
padre, fino al sagrato e poi fino all'altare. Con lui e senza di lui.
Ma lui è dentro di me e accanto a me per il giorno più bello della mia
vita”.
Accanto a Roberta ci sarà solo suo
padre, fino al sagrato e poi fino all'altare. Con lui e senza di lui.
Ma lui è dentro lei e accanto a lei per il giorno più bello della sua
vita.
5 commenti:
Bellissimo. Come sempre.
Bello ed emozionante, brava!
Molto emozionante, conosco questi sentimenti!
Un abbraccio
Silva
Grazie ragazze... E' la cosa che adoro di più emozionare. Un grande abbraccio a tutte!
Per chi scrive, emozionare, è un privilegio.
Complimenti.
Raffaella
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